Bologna, una regia dietro le occupazioni abusive? Polemica Acer-Comune
«Sono molto stupito delle affermazioni del presidente di Acer, che gettano ombre sulle amministrazioni. So che il Comune non ha niente da nascondere, vedremo nei prossimi giorni di chiarirci». L’assessore alla Casa Riccardo Malagoli risponde così al presidente di Acer Claudio Felicani che sul Carlino ha parlato di una regia di gruppi antagonisti (leggi: di estrema sinistra) dietro le occupazioni a Bologna e di avere dei sospetti, ma nessuna prova, su una talpa all’interno delle istituzioni. «Se il presidente di Acer ha dei sospetti, quindi anche una sorta di idea di quali possano essere questi istituti comunali o la stessa Acer, credo sarebbe utile che la magistratura, sulla base delle sue dichiarazioni, aprisse un’indagine – commenta Malagoli – Di queste cose qui non ne abbiamo mai parlato nei canoni che lui ha dichiarato, altrimenti lo avrei invitato a sostanziare meglio questi suoi dubbi. Affermazioni di questo tipo le trovo fastidiose, perché in termini generali si parla al bar. Sarà mia cura cercare di capirle meglio».
L’assessore, poi, sulla possibile regia dietro le occupazioni di alloggi Erp, distingue tra l’invasione di case Acer e privati: «Credo che una cosa siano occupazioni antagoniste di immobili privati, che in qualche modo conosciamo e che la magistratura sta valutando, e un’altra siano le occupazioni invece all’interno delle case popolari che niente hanno di politico – spiega l’assessore – Non so se c’è o meno una regia, ma io non ho mai visto manifestazioni antagoniste che bloccassero la liberazione di immobili Acer. Possono anche essere persone che in un qualche modo fanno quelle azioni per poi consegnarle ad altri, come succede in altre città d’Italia. Noi abbiamo 33 appartamenti occupati su 12mila, non parliamo di numeri esagerati e nelle prossime settimane gli sgomberi continueranno».
Sulle parole di Felicani — scrive ancora il Resto del Carlino — si è espresso anche Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega Nord: «Se davvero all’interno di Acer non si esclude questa possibilità (talpe che passano informazioni, ndr), si faccia luce al più presto e non si lascino soli i legittimi assegnatari degli alloggi popolari».
In via Vezza, intanto, liberato l’alloggio di Antonio Santoro, restano ancora altri appartamenti occupati abusivamente. «Chi invade degli edifici popolari mettendosi sotto le scarpe i diritti dei legittimi assegnatari e le graduatorie, di chi è in fila regolarmente rispettando la legge, si deve solo vergognare perché alimenta una guerra tra poveri – conclude Simone Borsari, presidente del quartiere San Donato –. Quando ci sono delle occupazioni è importante un intervento tempestivo, come accaduto con il signor Santoro, perché bisogna dare un segnale di legalità e di rispetto della legge contro chi occupa alloggi pubblici».